“BALOSS”
di Ulisse Poli
Come nasce l’idea di progettare mobili con la presunzione di realizzare qualcosa di diverso ma soprattutto in grado di risultare nuovo, alternativo e sostenibile?
Semplice, dalla considerazione che ormai da alcuni decenni non si fa altro che rifare cose già realizzate senza nemmeno porsi l’obiettivo di migliorarne la funzione. Risultato: oggetti e cose destinate a durare pochi anni per finire irrimediabilmente dimenticati.
Dunque iniziamo con la novità; un tavolo difficilmente può essere considerato una novità tanto meno una sedia o un divano e allora perché iniziare a progettare proprio oggetti così comuni e massicciamente presenti sul mercato?
Proprio partendo dal concetto di “democratico” come espressione della nostra idea di design abbiamo iniziato un’opera di destrutturazione di questi oggetti comuni analizzando attentamente la loro forma, la loro struttura , i materiali utilizzati ,le tecniche di lavorazione dei componenti, i sistemi di assemblaggio, quelli di montaggio, le implicazioni relative alla loro movimentazione per il trasporto, insomma la loro filiera produttiva.
Tutto ciò per stabilire che il processo di costruzione di un qualsiasi oggetto è spesso accompagnato da un inutile spreco di energie rispetto alla funzione che deve rivestire.
In sintesi un modo complicato per realizzare un oggetto semplice e quindi non adatto per essere definito “democratico”
L’operazione tutt’ora in corso prevede un lungo lavoro di rimozione delle cose inutili o superflue presenti negli oggetti comuni che via via nel tempo si sono aggiunte solo per l’idea errata che il cambio di un progetto comportasse per forza l’aggiunta di elementi per marcare la differenza.
Ebbene noi abbiamo fatto il contrario, siamo ritornati alle origini ma senza tornare indietro nel tempo, anzi il nostro tempo ci aiuta a raggiungere più facilmente attraverso la conoscenza delle tecniche e il loro utilizzo il nostro obbiettivo.
Ecco la novità, un tavolo , una sedia, un divano, che oltre a svolgere il loro tradizionale compito sono anche semplici , comprensibili, alla portata di tutti e soprattutto coerenti e proporzionati all’impegno assunto dalla loro funzione rispetto all’utilizzo di risorse impiegate per la loro produzione.
Il sistema “BALOSS” racchiude queste caratteristiche e si presenta all’attenzione dell’utilizzatore come oggetto “democratico” e nuovo non nella funzione ma nell’approccio con l’utente.
Commenta